Avvenire, 24 aprile 2015.
di Marco Vannini
Lorella Congiunti, Ateismo ateo. La negazione di Dio dopo-oltre l’ateismo, Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero (NO) 2015, pp. 106, euro 10,00.
L’Autrice, che insegna Filosofia della Natura alla Pontificia Università Urbaniana, di cui è anche vicerettore, esamina in questo libro le forme di ateismo tipiche della cosiddetta post-modernità, ovvero del nostro tempo. In effetti - nota nella Premessa - esso non sembra caratterizzato in primo luogo da ateismo, dal momento che il relativismo, il nichilismo, la società liquida, sembrano generare con maggiore facilità le idolatrie, i paganesimi, i sincretismi, nonché forme diverse di religiosità prive di ogni tratto razionale. Torna in mente a questo proposito la vecchia ma sempre valida battuta di Chesterton: quando si smette di credere in Dio si comincia a credere in qualsiasi cosa. Resta comunque vero che, di fatto, nel nostro tempo l’ateismo ha una fortissima presenza a tutti i livelli, a cominciare da quello del linguaggio comune, e in tutti i massmedia, nella pubblicistica, nella editoria, e soprattutto nella rete.