François de Fénelon – La vita interiore
François de Fénelon - La vita interiore, a cura di Marco Vannini, Le Lettere, Firenze, 2024, pagine 222, euro 21,00.
ISBN 9788893664530
«L’anima trasformata è unita a Dio senza mediazione, in quanto ama lui solo senza alcuna mediazione di motivo interessato, lo contempla senza immagine sensibile né operazione discorsiva, mette in pratica i suoi precetti e consigli senza un qualche accomodamento di formule.
La trasformazione, o unione essenziale senza mediazione, non è altro che la semplice realtà di questo amore senza interesse proprio».
Al culmine di quella disputa sul quietismo che lo vide opposto a Bossuet e che rappresenta una delle pagine cruciali della storia della Chiesa nonché dell’intera vicenda culturale dell’Occidente, Fénelon scrive nel 1696 una Spiegazione delle massime dei santi sulla vita interiore, vera e propria apologia della mistica e, per unanime giudizio, preziosa espressione della letteratura spirituale del tempo.
Delineando con finezza e chiarezza straordinarie la distinzione tra vero e falso nelle profondità dell’anima, ove l’evangelica libertà dello spirito rischia sempre di scadere nell’arbitrio amorale del “libero spirito”, l’arcivescovo di Cambrai traccia infatti la cornice di quella vita nel “puro amore” che riassume e corona l’esperienza spirituale del cristiano.
La condanna papale del libro, alla fine del Seicento, segnò una sconfitta della mistica, ovvero una sua emarginazione dal tessuto vivo della religione e della società, con le gravi conseguenze che stiamo ancora vivendo. Questa prima edizione italiana dell’opera di Fénelon non colma perciò solo una notevole lacuna culturale, ma offre anche un contributo essenziale alla riflessione religiosa, filosofica, psicologica del nostro tempo.
François de Salignac Fénelon (1651-1715), aristocratico francese ordinato prete nel 1677 e consacrato vescovo di Cambrai nel 1695, è accademico di Francia nel 1693. Della sua sensibilità culturale e dell’interesse per la pedagogia della coscienza e per la formazione religiosa, testimoniati dalla sua stessa attività di precettore dei nipoti di Luigi XIV, sono prova libri famosi come De l’éducation des filles (1687), Les aventures de Télémaque (1699), Dialogues des morts composés pour l’éducation d’un prince (1711); le altre opere, per le quali vedere in questo volume la Cronologia, sono riconducibili alla sua azione pastorale e controversistica, alla riflessione teologica, ai suoi sentimenti antiassolutistici e all’attenzione riservata alle miserie sociali (una lettera per Luigi XIV, in cui denuncia i costi umani della politica francese del tempo [1693], e il Mémoire sur la situation déplorable de la France en 1710 [1710]), e infine agli interessi letterari. Insieme ad altre opere, Mémoire sur l’état passif, Le gnostique de saint Clément d’Alexandrie ecc., l’Explication des maximes des saints riflette l’alta spiritualità di Fénelon e spiega il suo coinvolgimento nella polemica sul quietismo che lo vide contrapposto a un altro grande del suo tempo, Jacques-Bénigne Bossuet.
Marco Vannini (1948) filosofo, da quasi mezzo secolo svolge una riflessione sul rapporto religione-filosofia e riporta alla luce testi mistici rimasti a lungo sepolti. Per Le Lettere dirige la Collana “Il tesoro nascosto” e ha pubblicato, più di recente, Lessico mistico (2013); La mistica delle grandi religioni (2014); Storia della mistica occidentale (2015); Mistica, psicologia, teologia (2019); Introduzione alla mistica (2021).