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La menzogna religiosa

Non aver paura di dire

Non aver paura di dire....la menzogna religiosa.

Della disonestà, della menzogna gli uomini si pascono normalmente: questa la scoperta della mistica. La natura umana è infatti pervasa dall'amore di sé, che tutto subordina ai suoi fini e che perciò crea continuamente menzogne utilitaristiche. Homo non habet de se nisi mendacium, recita il Concilio di Orange del 529, sapendo che solo dalla grazia di Cristo può venire all'uomo verità: la Legge fu data da Mosè, ma grazia e verità da Gesù Cristo. Ovvero soltanto per la completa trasformazione operata dalla grazia l'uomo diventa uomo nuovo, e solo così anche ein wahrer mensch – un uomo vero, veritiero, come dice Eckhart - ; altrimenti all'uomo naturale inerisce solo la menzogna. Citando il salmo 115, che recita Omnis homo mendax, dal canto suo Teresa d'Avila scrive che è proprio così, che ogni uomo e mentitore, e che chi non lo riconosce è egli stesso tale. Lo si può riconoscere solo quando si esce dalla menzogna, ma questo presuppone la morte dellegoità naturale, della pretesa di essere un ego, un soggetto, e poi la rinascita come spirito.

Sulla follia divina

Copertina Credere è reato?

“Ci sono due forme di follia: una che nasce da malattia umana, un'altra che deriva da un divino mutamento delle abitudini consuete”. Così scriveva Platone nel Fedro, distinguendo anche le varie forme di questa follia, “dono divino”, “da cui giungono all'uomo i più grandi doni”. Pur diverse tra loro, queste forme di follia divina appartengono comunque all'ambito religioso, e difatti provengono ciascuna da un dio – da Apollo la divinazione, da Dioniso l'iniziazione mistica, dalle Muse la poesia, da Afrodite l'amore. Solo chi per divina grazia (theia moira) le ha esperimentate, può giudicarne.

Il celebre passo platonico viene alla mente quando si pone il problema di valutare un'esperienza religiosa non sotto l'aspetto teologico, ma proprio sotto quello della “normalità”, o della “salute” mentale.

Huellas místicas en el Camino de Perfección

Teresa will sonst nichts als leiden oder sterben.
Warum? Die Braut muß sich den Bräutgam so erwerben
.

Così Angelus Silesius, il grande poeta mistico del '600, celebra la Santa di Avila nel suo capolavoro, “ultima, grande raccolta della mistica occidentale.

Questa citazione non vuole essere un riferimento erudito, ma testimoniare che il “versificatore di Eckhart”, erede della tradizione della mistica germanica - da Eckhart stesso a Taulero, dalla Theologia deutsch a Valentin Weigel, da Sebastian Franck a Jakob Boehme, fino all'amico e ispiratore Daniel von Czepko – non avverte affatto contraddizione tra “mistica dell'essenza” (Wesensmystik), e “mistica dell’ amore” (Minnenmystik), o “mistica sponsale” (Brautmystik).

A proposito de “Il volto del Dio nascosto”

Fozzer e Simona Langella, A proposito de “Il volto del Dio nascosto”, in: <Rivista di Ascetica e Mistica> 1/2001, pp. 118-132.

Forme del mistico

Forme del mistico

Meister Eckhart: la ragione e la fede, in: Forme del mistico, a cura di P. Lanaro, La Locusta, Vicenza 1988, pp. 45-68.

«... è proprio una sorta di serena sconfitta quella che i mistici del "vuoto", da Plotino ad Agostino, da Eckhart a Silesio, da Massimo il Confessore a Palamas, da Joshu a Lin-chi, cercano di guadagnare.
Essi, demolendo gli steccati della "ragione", restituiscono leggerezza e libertà al nostro passo, ci insegnano a vedere non tanto qualcosa di diverso, ma semplicemente a vedere, dentro e fuori di noi, in modo diverso».

Il silenzio e la parola da Eckhart a Jabès

Praedica Verbum: la generazione della Parola dal silenzio, in: Il silenzio e la parola da Eckhart a Jabès, a cura di M. Baldini e S. Zucal, Morcelliana, Brescia 1989, pp. 17-32.

Filosofia e ascesi nel pensiero di Antonio Rosmini

Filosofia e ascesi in Eckhart, in: Filosofia e ascesi nel pensiero di Antonio Rosmini, a cura di G. Beschin, Morcelliana, Brescia 1991, pp. 63-74.

Nietzsche e il cristianesimo

Nietzsche ed Eckhart: ipotesi di confronto, in: Nietzsche e il cristianesimo, a cura di G.Penzo e M. Nicoletti, Morcelliana, Brescia 1992, pp. 221-232.

Filosofia e politica. Rosmini e la cultura della Restaurazione

Personalismo rosminiano e personalismo contemporaneo, in: Filosofia e politica. Rosmini e la cultura della Restaurazione, a cura di G. Campanini e F. Traniello, Morcelliana, Brescia 1993, pp. 347-356.

Il destino dell'io

Il fondo dell'anima in Eckhart, in: Il destino dell'io, a cura di G. Severino, Il Melangolo, Genova 1994, pp. 51-66.

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