di Paolo Rodari, <Repubblica>, domenica 3 aprile 2016.
Quali sono le ragioni delle dimissioni di Benedetto XVI? Gli intrighi di palazzo, la pedofilia, le carte trafugate… Ma cosa, in fondo, lo ha spinto a rinunciare? Se lo chiede il filosofo e teologo Marco Vannini, tra i massimi esperti di mistica cristiana, in All'ultimo Papa con una tesi che fa discutere: l'ultimo Papa è Benedetto. La risposta va oltre eventi contingenti per ritrovarsi nel «venir meno dei fondamenti storici della fede».
di Franca Bacco, in <Universa.Recensioni di filosofia – Anno 4, Vol. 2 (2015)> Università degli studi di Padova
Questo saggio, reso in forma di dialogo, si propone di indagare il tema del destino dell’uomo al di là della morte. I due autori hanno interessi e punti di vista molto distanti tra loro: Massimo Polidoro ha una formazione di tipo scientifico, Marco Vannini è filosofo e studioso di tradizioni mistiche. Il dialogo nasce in primo luogo dal desiderio di capire se esistano elementi sufficienti a sostegno della credenza in un aldilà, facendo ricorso alle convinzioni delle tradizioni occidentali e orientali. Dal momento che il problema della morte è in fondo il problema del senso della vita, innanzitutto gli autori si interrogano sul significato di “vita eterna”: una prosecuzione di una qualche forma di vita in un futuro infinito, o non piuttosto una diversa forma di vita che, proprio in quanto eterna, è già presente? Dopo una ricostruzione storico-antropologica delle antiche credenze riguardo al destino dell’uomo dopo la morte, gli autori dedicano l’ultima parte del saggio alle cosiddette “prove scientifiche” sulla vita eterna, attraverso l’analisi dello spiritismo e della parapsicologia.
di Lucetta Scaraffia, in: <L'Osservatore Romano>, venerdì 31 luglio 2015.
La figura dell’Anticristo è presente, da quasi duemila anni, nelle culture di matrice giudaico-cristiana, e quindi anche nella tradizione musulmana, come immagine potente del male travestito da bene, e quindi ancora più pericoloso perché ingannatore. Sono sempre pochi gli eroi positivi che riescono a smascherarlo — cioè a vederlo con occhi diversi da quelli che lui stesso ha manipolato — e sono gli stessi che riusciranno a cacciarlo definitivamente dal mondo.
di Camillo Langone, in: <Il Giornale>, martedì 7 luglio 2015.
Non bisogna temere una singola entità malvagia. Ma i tanti cattivi maestri
Siamo, siamo stati e saremo sempre circondati da Anticristi, questo ho scoperto leggendo L'Anticristo di Marco Vannini (Mondadori, pagg. 216, euro 20). Vannini è un filosofo che scrive come Emanuele Severino e quindi con stile apodittico, dritto come un treno e senza mai l'ombra di un dubbio.
di Maurizio Schoepflin, <Libero>, sabato 4 luglio 2015.
Potrà sembrare strano, ma l’Anticristo è nato prima di Cristo. Ce lo ricorda Marco Vannini, noto studioso di mistica e di spiritualità, nel volume L’Anticristo. Storia e mito (Mondadori, pp.208, euro 20), quando menziona la presenza, in varie cosmogonie dell'Antico Oriente, della figura di un Antidio, «dragone primordiale, eterno avversario di Dio, forza delle tenebre, dell'abisso, opposto alla luce».
di Paolo Rodari, <Repubblica>, domenica 21 giugno 2015.
La storia del cristianesimo ha molteplici fili rossi. Fra questi ce n'è uno enigmatico e a tratti inquietante, la figura dell'Antidio o, per meglio dire, dell'Anticristo. Chi è? Per la Scrittura, Vangelo di Giovanni alla mano, gli Anticristi sono coloro che rifiutano la divinità di Cristo. Così per Marco Vannini, figura di spicco negli studi sulla tradizione mistica occidentale, che in L'Anticristo. Storia e mito, edito da Mondadori, racconta come in realtà gli Anticristi siano due.
di Mario Iannaccone, in: <Avvenire>, venerdì 2 giugnio 2015.
L'Anticristo è la figura più misteriosa e inquietante fra quelle citate nel Nuovo Testamento e popola da due millenni i pensieri e gli incubi del mondo cristiano, e non soltanto. Il suo avvento è l’ultima prova che si presenta nell’estremo futuro dell’orizzonte prima che la Storia si consumi. Gli “anti-cristi” che compaiono nelle Lettere di Giovanni, al plurale, sono coloro che rifiutano la divinità di Cristo.
di Gianluca Montinaro, in: <Il Giornale>, venerdì 9 gennaio 2015.
Immaginate di prendere intellettuali e accademici e di dare loro il titolo di un tema, «Non aver paura di dire...», a libero svolgimento. Lo ha fatto Sandro Giovannini (patron della casa editrice Heliopolis) con esiti impressionanti. In quaranta hanno raccolto il suo guanto di sfida. Mettendo da parte il timore di esporsi hanno espresso i loro pensieri più profondi, e più «scomodi». Ne è scaturito un volume ( Non aver paura di dire... , a cura di Sandro Giovannini, Heliopolis, pagg. 130, euro 50) prezioso per due motivi. Perché sommario dei totem e dei tabù, del politicamente corretto e scorretto, che ammorbano il Paese. E perché piccola opera d'arte, tirata in 200 esemplari, impreziositi da copertine in legno di rovere e di ciliegio, con incisioni in rilievo e trapassi a laser.