di Francesca Nodari, <Città e Dintorni>, nn. 102-103;
Concetto che si dice in più modi, mantenendo, per lo più, un significato che si è affermato dal ’500 in poi – negli anni della Controriforma – quando per mistica si intendeva un’esperienza di eccezionalità spirituale, la mistica viene spesso confusa con esperienze vicine al visionarismo o all’irrazionalità – si pensi, soprattutto, agli autori anglosassoni. Per non dire dell’Enciclopedia francese delle mistiche ove si distingue, addirittura, tra mistica hippy o dei tarocchi, ponendo l’accento sull’aspetto misterico del concetto in questione. In realtà si tratta di trasposizioni di significato che rischiano di oscurare l’essenza stessa della parola, nata prima come aggettivo di teologia o interpretazione e, solo in un secondo tempo, impostasi come sostantivo.
Biblioteca Ambrosiana, Milano, 11 marzo 2010: dibattito su Prego Dio che mi liberi da Dio, con Gianantonio Borgonovo, Vito Mancuso e Marco Vannini. Coordinatore Armando Torno.
Maurizio Schoepflin, La classifica sorride alla fede soft, in: <Libero>, 3 giugno 2009 [Intervista a proposito del libro di Vito Mancuso, L'anima e il suo destino].
Maurizio Schoepflin, <Quattro chiacchiere con...> Vannini: siamo solo all'alba del cristianesimo, in: <Letture>, 63, 648, giugno-luglio 2008, pp. 68 s.
Presentazione di Tesi per una riforma religiosa, con Massimo Cacciari e Sergio Givone (Firenze, “Leggere per non dimenticare”, 19 gennaio 2007). Vedi anche: La “riforma” della religione una missione da mistici, articolo di Maria Cristina Carratù su <Repubblica>, stessa data.