Nasce senza peccato. Virgo intacta anche dopo il parto. La Madonna non muore, ma transita in Cielo. Storia della giovinetta che divenne la madre di Dio. A colloquio con lo studioso di mistica Marco Vannini, autore con Corrado Augias di Inchiesta su Maria.
Prima Gesù, poi il cristianesimo. E ora la madonna. Corrado Augias ha deciso di cimentarsi nell’inchiesta forse più complessa che gli sia capitata. Quella su Maria, una delle donne più famose al mondo, certo la più rappresentata nel mondo (Inchiesta su Maria, Rizzoli 2013). E lo fa con Marco Vannini, eminente studioso di mistica e di tradizione spirituale cristiana, autore tra i molti testi dell’importante saggio Dialettica della fede (Le Lettere 2011). E va detto subito, fa un certo effetto scoprire tra le molte pagine di questo libro intervista, che la più osannata dell’Occidente, Maria la salvatrice venuta a riscattarci da Eva la peccatrice, colei che è senza macchia a tal punto da essere immune dal peccato originale, non ha storia. Almeno all’origine. Sarà la pietà popolare a regalargliene una, molto tempo dopo. Una storia importante, fatta di immacolate concezioni, di grazie di ogni tipo e miracolose apparizioni.
Le poche nozioni che so intorno al misticismo le appresi da Padre Pozzi che incontrai a Lugano alcuni anni fa e mi spiegò in che cosa consisteva la libertà di certe Sante. E le ricavai anche dalle poche volte che vidi Raimon Panikkar che se avesse voluto avrebbe portato nelle piazze più gente di Beppe Grillo. Era commovente sentirli parlare. E mi chiedevo se le parole che pronunciavano li obbligava a una coerenza, a una prassi, a un comportamento in linea con le loro riflessioni. Si può studiare la mistica senza esserne in qualche modo coinvolti, colpiti, iniziati? Simone Weil fu la testimonianza che la mistica non è conoscenza, ma sapienza e che ogni cosa che pensi attorno ad essa è come se la pensassi su di te. È la parola che si fa carne.
di Francesca Nodari, <Città e Dintorni>, nn. 102-103;
Concetto che si dice in più modi, mantenendo, per lo più, un significato che si è affermato dal ’500 in poi – negli anni della Controriforma – quando per mistica si intendeva un’esperienza di eccezionalità spirituale, la mistica viene spesso confusa con esperienze vicine al visionarismo o all’irrazionalità – si pensi, soprattutto, agli autori anglosassoni. Per non dire dell’Enciclopedia francese delle mistiche ove si distingue, addirittura, tra mistica hippy o dei tarocchi, ponendo l’accento sull’aspetto misterico del concetto in questione. In realtà si tratta di trasposizioni di significato che rischiano di oscurare l’essenza stessa della parola, nata prima come aggettivo di teologia o interpretazione e, solo in un secondo tempo, impostasi come sostantivo.
Biblioteca Ambrosiana, Milano, 11 marzo 2010: dibattito su Prego Dio che mi liberi da Dio, con Gianantonio Borgonovo, Vito Mancuso e Marco Vannini. Coordinatore Armando Torno.
Maurizio Schoepflin, La classifica sorride alla fede soft, in: <Libero>, 3 giugno 2009 [Intervista a proposito del libro di Vito Mancuso, L'anima e il suo destino].
Maurizio Schoepflin, <Quattro chiacchiere con...> Vannini: siamo solo all'alba del cristianesimo, in: <Letture>, 63, 648, giugno-luglio 2008, pp. 68 s.