Il "Nuovo Umanesimo" proposto da papa Francesco

Sezione: 

Centro Internazionale studi sul Religioso

XXV INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL ON RELIGION

La religione oltre le religioni

Marco Vannini

Il "Nuovo Umanesimo" proposto da papa Francesco

Venerdì 24 agosto 2018, ore 11:30 - 12:15

Tavarnelle Val di Pesa (FI), Monastero di Passignano

Nel novembre 2015 la Chiesa italiana ha celebrato con grande pompa, alla presenza del Papa, a Firenze, culla dell’umanesimo, il suo quinto convegno nazionale, sul tema: “Un nuovo umanesimo in Cristo”. A distanza di tre anni, si constata che, passato l’effimero clamore mediatico, di quel convegno non è rimasto niente. “Umanesimo”, infatti, era lì solo una sorta di parola magica, che nulla aveva a che fare con l’umanesimo vero – anzi, ne era proprio l’opposto. L’umanesimo fu l’agostiniana indicazione dell’interiorità, del profondo dell’anima, come unico vero “luogo” del divino – presenza universale, non ristretta a un tempo, a un popolo, a una religione o a un libro. Per l’umanesimo la religione vera era il platonismo, o, come scrive Piero Martinetti, nel platonismo, e nel neoplatonismo, sta comunque il valore di verità della religione. Proprio all’opposto, la Chiesa di oggi respinge la filosofia, vista come prodotto della grecità, inconciliabile con la tradizione biblica, e pone nella Scrittura e nella fede l’unica radice legittima del cristianesimo. In parallelo, rigettati i concetti di spirito e di anima immortale – anch’essi eredità ellenica – la Chiesa punta sul corpo e, di conseguenza, non su un regno di Dio che è “dentro di voi”, come dice il Vangelo, ma, al contrario, su un regno di Dio esteriore, terreno e sociale. Predicando la pace, la fraternità, l’uguaglianza, i cosiddetti “diritti umani”, va incontro non all’umanesimo, bensì a quell’umanitarismo in cui già un secolo fa Soloviev e Benson riconoscevano i segni dell’Anticristo.