4 aprile: incontri tra Oriente e Occidente
Mercoledì 4 aprile ore 18,30
Cinema Odeon | Piazza Strozzi | Firenze
Incontro su
Ego ≠ ātman, Ahamkāra, Abimana
In Occidente solo Meister Eckhart ha indagato su che cos’è l’Io, in India questo tema è al cuore del Vedanta e del Buddismo ed è scandagliato nei più piccoli dettagli.
Intervengono
Marco Vannini e Alberto Ferraro
Segue (ore 21) il film Anam – Il senza nome: l’ultima intervista a Tiziano Terzani diretto da Mario Zanot (Italia, 60′) – vo
Giornalista internazionale pluripremiato, per trent’anni corrispondente dall’Asia, Tiziano Terzani era un grande conoscitore dell’Oriente. Aveva deciso di vestirsi all’indiana e dal 1999 di chiamarsi Anam: il senza nome. Aveva infatti scovato il bandolo dell’ego, dell’identità, ma anche della morte che definiva “questa malattia con cui nasciamo, che è incurabile”. La sua magnifica risata ci accompagna ancora.
Biglietto (conferenza + film): euro 10 (ridotto euro 7 per scuole di yoga aderenti e partnership).
Tel. 055-214068
AL CINEMA ODEON
"ONE WORLD UNIVERSITY:
INCONTRI TRA ORIENTE E OCCIDENTE”
Un ciclo di conferenze e film per riflettere
sugli enigmi della vita e dell'esistenza
Da Martedì 23 Gennaio (dalle ore 18.30) una nuova importante inziativa del Cinema Odeon: ONE WORLD UNIVERSITY: INCONTRI TRA ORIENTE E OCCIDENTE, a cura di Gloria Germani, in collaborazione con One World University – Kerala, India. Oggi assistiamo al dominio globale della modernità occidentale, sorta verso la fine del Settecento, che sta fagocitando ogni civiltà e paradigma differenti. Di questo e della possibilità di invertire la rotta si parlerà a Firenze grazie a questo progetto: sette incontri, seguiti da altrettanti film, ognuno dedicato a un tema specifico, come libertà, corpo-mente, filosofia, l'Io, il maschile-femminile, il tempo, che saranno messi a confronto con concezioni diverse, elaborate e vissute in Occidente e in Oriente, in particolare in India. “Per quanto sembri inconcepibile alla ragione comune, voi e tutti gli altri esseri coscienti in quanto tali, siete un tutt’uno” – scriveva il fisico Premio Nobel E. Schrodinger. Recentemente il celebre fisico italiano Carlo Rovelli – riferendosi a Nagarjuna – ha dichiarato: “Il pensiero filosofico indiano sembra fornirci gli strumenti concettuali per comprendere le scoperte della fisica quantistica”. Questo ciclo di incontri è pensato per spingere alla riflessione e porre domande su questi nuovi orizzonti e sul perché il pensiero extraoccidentale è sempre stato escluso dal “sapere”.
La formula delle serate prevede l’inizio della conferenza alle ore 18.30 e fino alle ore 20; a seguire, dalle ore 21, la proiezione del film, seguito dal dibattito. Tra le ore 20 e le 21 è prevista un’apericena indiana (facoltativa e solo su prenotazione).
PROGRAMMA:
I INCONTRO – 23 Gennaio ore 18.30: libertà ≠ liberazione – mukti
La libertà in Occidente è il vessillo dei tempi moderni; in India, viceversa, ciò che è ricercato è la liberazione. Quale cambiamento di prospettiva di vita ciò comporta?
Intervengono: Amadio Bianchi e Diego Manzi
Segue (ore 21) il film Samadhi: The Illusion of the Self diretto da Daniel Smith (Canada/Usa, 2017, 90′) – vo sub ita
Samādhi è un antica parola sanscrita che indica l’unione tra il proprio se e l’energia cosmica. I saggi e i risvegliati di tante tradizioni orientali hanno imparato che questa strada passa dalla rinuncia ad identificarsi con un ego. Su questo punto confluiscono anche le moderne scoperte della fisica quantistica.
II INCONTRO – 22 Febbraio ore 18.30: corpo-mente ≠ Yoga
Dai tempi di Cartesio siamo convinti che il corpo sia una cosa e la mente un’altra. Lo Yoga e oggi la fisica quantistica, non le considerano disgiungibili.
Intervengono: Alberto Ferraro, Parabhakti das, Diego Manzi
Segue (ore 21) il film Inner world, outer world diretto da Daniel Smith (Canada, 2016, 90′) – vo sub ita
Akasha è il manifesto, il “nulla”: Einstein capì che questo spazio vuoto è un potere insondabile, una rete di informazioni o energia che connette tutte le cose sia interne che esterne. Questa matrice è stata chiamata il Logos, il campo di Higgs, l’OM primordiale e mille altri nomi nel corso della Storia. Quando capiamo che una sorgente vibratoria è la radice di tutte le investigazioni scientifiche e spirituali, come possiamo dire “il mio corpo”,” la mia mente”, o pensare che ci sia un materia esterna?
III INCONTRO – 14 Marzo ore 18.30: filosofia occidentale ≠ darśana e puruṣārtha
La filosofia occidentale ha escluso dai suoi ambiti il pensiero e le visioni del mondo indiane e cinesi. Come mai e cosa comporta per la nostra vita?
Intervengono: Giuseppe Cognetti, Paolo Trianni, Marco Vannini
Segue (ore 21) il film Film Henri le Saux – Swamiji: un viaggio interiore diretto da Patrice Chagnard (Francia, 86′) – vo sub ita
Un monaco benedettino nei primi del 1950 abbandona la Francia per cercare un’esperienza spirituale più autentica. Si spinge sulla Montagna sacra dell’Arunachala e poi sull’Himalaya. Le immagini evocatrici sono accompagnate dalle sue parole che sorpassano le opposizioni tra induismo e cristianesimo, tra dottrina ed esperienza.
IV INCONTRO – 4 Aprile ore 18.30: Io – Ego ≠ ātman, Ahamkāra, Abimana
In Occidente solo Meister Eckhart ha indagato su che cos’è l’Io, in India questo tema è al cuore del Vedanta e del Buddismo ed è scandagliato nei più piccoli dettagli.
Intervengono Marco Vannini e Alberto Ferraro
Segue (ore 21) il film Anam – Il senza nome: l’ultima intervista a Tiziano Terzani diretto da Mario Zanot (Italia, 60′) – vo
Giornalista internazionale pluripremiato, per trent’anni corrispondente dall’Asia, Tiziano Terzani era un grande conoscitore dell’Oriente. Aveva deciso di vestirsi all’indiana e dal 1999 di chiamarsi Anam: il senza nome. Aveva infatti scovato il bandolo dell’ego, dell’identità, ma anche della morte che definiva “questa malattia con cui nasciamo, che è incurabile”. La sua magnifica risata ci accompagna ancora.
V INCONTRO – 26 Aprile ore 18.30: il maschile e il femminile ≠ śiva e śakti
Il maschio, indipendente, dominatore, razionale confrontato con la coppia indissolubile Shiva- Sakti. Il femminile esaltato nell’arte indiana della danza e della scultura, simbolo del femminile nella maternità, nella cura, dell’educazione affettiva.
Intervengono Maresa Moglia, Jacopo Nuti e Parabhakti das
Segue (ore 21) il film Baraka diretto da Ron Fricke (86′)
Il film racconta l’umanità attraverso immagini di qualità e svela lentamente il suo intento: mostrare la disarmante bellezza intrinseca nella natura così come nell’uomo e nella donna. La religione e il rapporto con la natura (due cose che coincidono) sono le chiavi di volta anche nei momenti più cupi della Storia. Un’opera incantevole, emozionante come la vita stessa.
VI INCONTRO – 23 Maggio ore 18.30: Gesù in India? Un bandolo filosofico
Moltissimi documenti attestano che esiste una tomba di Gesù in Kashmir. Cosa fece Gesù dai 14 ai 30 anni, periodo di cui non parlano i vangeli? Tramite tecniche yogiche, era uscito a padroneggiare una morte apparente? Che prospettive aprirebbe, dunque, il Gesù interculturale?
Intervengono Manuel Olivares e Paul Davids
Segue (ore 21) il film Jesus in India diretto da Paul Davids (USA, 97′) – vo sub ita
Il docu–film raccoglie una grande mole di documenti archeologici, testimonianze, interviste sul viaggio di 4000 miglia compiuto da Gesù Cristo dalla Palestina verso l’India dai 12 ai 30 anni. Visse a Jaggannath Puri (che esiste dal 486 aC) e Meenakshi Mandirs a Madurai, Chennai dove imparò la pazienza e la compassione dei sacerdoti indù. Viaggiò anche a Dharamshala e nel Ladakh, in Tibet, per vivere tra i buddisti.
VII INCONTRO – 6 giugno ore 18.30 – Il tempo ≠ Kala
Per la fisica quantistica il tempo – scandito da passato presente futuro – scompare. In India, Kala assomiglia ad una spirale e non assomiglia mai ad una progressione lineare.
Intervengono Diego Manzi e Sergio Busi
Segue (ore 21) il film Kalachakra – La ruota del tempo diretto da Wener Herzog (Germania, 81′) – v ita
La cerimonia iniziatica al Buddhismo, celebrata dal Dalai Lama e firmata dal grande regista tedesco. Viene composto un gigantesco ed elaboratissimo mandala, un dipinto sacro fatto di sabbia colorata, la cui successiva distruzione sta a simboleggiare l’impermanenza e la ciclicità delle cose di questa terra.
I RELATORI:
Amadio Bianchi è Presidente del Movimento Mondiale per lo Yoga e l’Ayurveda, della European Yoga Federation, della Scuola Internazionale di Yoga e Ayurveda C.Y. Surya, Vicepresidente dell'International Yoga Confederation di New Delhi. Tra i suoi libri La scienza della vita:Yoga e Ayurveda (2010), La gioia di vivere con lo yoga e lo Yoga terapia (2014).
Sergio Busi, laureato in Gnoseologia all’Università di Firenze, ha vissuto in India per 14 anni (1982-1996) dove ha studiato filosofia e teologia indiana e ha praticato lo yoga secondo i metodi tradizionali monastici. Dal 1996 al 1998 ha vissuto a Katmandu, studiando e praticando gli insegnamenti del Buddhismo Mahayana. Negli ultimi quindici anni, si è avvicinato spiritualmente alla tradizione zen di Thich Nhat Hanh.
Giuseppe Cognetti insegna Filosofia interculturale presso l’Università di Siena. Tra le sue opere Oltre il nichilismo, Oriente ed Occidente in Georges Vallin , 2003 e Con un altro sguardo, Piccola introduzione alla filosofia interculturale, 2016.
Alberto Ferraro è stato allievo del Maestro Ravi Shankara, insegna Yoga dal 1989. Nel 2000 ha fondato lo “Studio di Educazione Fisica”. Nel 2014 l’Associazione Vivere l’Etica, e YogAccademia. Scrive sulla rivista Vivere lo Yoga ed ha contribuito ad altre pubblicazioni.
Diego Manzi, laureato in giurisprudenza e in filosofia, è docente di lingua sanscrita e libero ricercatore di filosofia indiana. Ha scritto Scintille di ordine eterno, Viaggio nel cuore della tradizione indiana, 2016.
Maresa Moglia si laurea al Barnard College di New York con un “B.A.” in danza contemporanea e poi si specializza in danza classica indiana, stile Bharata Natyam; insegna danza, balla e tiene conferenze in Italia e all’estero sull’arte indiana e sul femminile incarnato nella scultura e nella danza. E’ Direttrice Artistica presso l’Associazione “Natana Vedica: East/West Performing Arts”.
Jacopo Nuti, laureato all’Università di Pisa, è cultore del pensiero indiano d’ispirazione teistica (letteratura bhagavata) e ne approfondisce i contenuti sia in ambito accademico, sia in contesti e scuole tradizionali. Insegna lingua sanscrita e ha contribuito a varie pubblicazioni sulla lingua e la cultura spirituale dell’India.
Manuel Olivares, sociologo di formazione, giornalista, vive e lavora tra Londra e l’Asia. Nel 2011 pubblica Yoga based on authentic Indian traditions, e Gesù in India? (2016). Collabora con la rivista Terra Nuova.
Parabhakti das (Mauro Bombieri), si unisce giovanissimo al Movimento Hare Krishna. Viaggiatore internazionale, attualmente è responsabile di ISKCON Communication Italy (Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna) e tiene conferenze e seminari in Italia e all’estero.
Paolo Trianni insegna presso l’Università Urbaniana, il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, Università Roma Tre al master Scienze della cultura e della religione. Tra le sue opere Henri le Saux: Un Incontro con l’India, 2011, Alle radici del dialogo interreligioso, 2016. Fa parte di Religions for peace.
Marco Vannini è il maggior esperto italiano del pensiero mistico, ha curato e tradotto l’intera opera di Meister Eckhart. Tra i suoi lavori Storia della mistica Occidentale 2010, La mistica della grandi religioni 2004, Mistica e Filosofia 1996, Contro Lutero e il falso evangelo 2017.