Il Pellegrino Cherubico

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Il Pellegrino Cherubico

Angelus Silesius, Il Pellegrino Cherubico, versione italiana con testo tedesco a fronte a cura di Giovanni Fozzer e Marco Vannini, Edizioni San Paolo, 1989

«Vera sintesi della tradizione mistica occidentale» (von Balthasar), Il Pellegrino Cherubico fonde mirabilmente la speculazione di origine neoplatonica, filtrata in Germania attraverso la «scuola» di Eckhart, Suso, Taulero, della Teologia tedesca, con la più profonda pietà cristologica del cattolicesimo. Ciò spiega perché l'opera, per un verso, sia stata altamente stimata da pensatori come Hegel o Schopenhauer e, per un altro, abbia nutrito la silenziosa devozione e la contemplazione di tanti spiriti religiosi. I distici epigrammatici del Silesius sono «quintessenza di spiritualità sia filosofica che mistica, distillato di contemplazione lucidissima, cifra del mondo, sintetizzata in lampi di splendore... Quest'uomo dell'età barocca affronta la Sorgente di ogni lume con dignità quasi paritetica, da tu a Tu. Angelus ama Dio, lo desidera, ma al tempo stesso è consapevole che Dio ha totalmente bisogno di lui, piccolo poetante essere terreno: "So che senza di me, Dio non può un istante vivere: / Se io divento nulla, deve di necessità morire" (I, 8)... Abbiamo in mano un prodotto illustre, tra i massimi del barocco europeo» (Italo A. Chiusano, in La Repubblica, 23.8.1990). La nuova versione con testo tedesco a fronte — preceduta da un ricco Saggio introduttivo e accompagnata da utilissime note — «è scorrevole, equilibrata, sobria, e permette al lettore di concentrarsi sul pensiero dell'Autore» (Roberto Busa sj) nel godimento di un autentico gioiello della poesia spirituale di tutti i tempi.